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| martedì 24 ottobre - ore 21.00 Aula Absidale di S. Lucia - via de' Chiari, 23 - Bologna
Massimo Mercelli flauto
Alessandra Talamo violino
Daniele Proni clavicembalo
Ensemble Respighi
Federico Ferri direttore
Giovanni Battista Martini nel 300° anniversario della nascita
Sinfonia a 4 in sib maggiore Allegro - Andante - Vivace Concerto in sol maggiore per flauto traversiero Vivace - Andante vivace - (Allegro) - (Tempo di minuetto) Concerto in fa maggiore con violino obbligato (Allegro) - Andante - (Allegro) Concerto in re maggiore per cembalo e violini Allegro - Andante - (Allegro) Concertino in la maggiore con cembalo e violoncello obbligati Andante ma vivace - Allegro - Spiritoso Concerto in sol maggiore per cembalo Spiritoso - Andante - (Allegro)
Giovanbattista Martini nasce a Bologna in via Pietralata 57 nel 1706. Il nonno era negoziante di ferramenta mentre padre e fratello suonavano rispettivamente il violino e il violoncello. Studiò musica inizialmente con il padre e quindi più seriamente con altri maestri: don Angelo Predieri fu il primo insegnante di contrappunto al quale seguì Antonio Riccieri. Tutti i dettagli del suo corso di studi lo abbiamo proprio dai suoi scritti, così come conosciamo sostanzialmente ogni suo contatto o spostamento grazie alla fittissima corrispondenza che ha mantenuto per tutto il corso della vita: di lui ci restano ben 5876 lettere indirizzate a lui e 600 da lui scritte. Ultimo insegnante nel 1720 fu Giacomo Antonio Perti, maestro di cappella di San Petronio, con il quale sostanzialmente si perfezionò. Sin da ragazzo andò a fare parte della figliolanza che ruotava intorno alla Basilica di S. Francesco. Prese i voti a Lugo per poi tornare a S. Francesco inizialmente in qualità di organista e cembalista e quindi nel 1727, dopo la morte di Gridi, come maestro di cappella, una carica che solitamente era per la vita. Rimase quindi sempre a S. Francesco nonostante le richieste da Padova e Roma solo per citarne due. In realtà la sua fama di contrappuntista e storico della musica era europea e molti giovani compositori intraprendevano lunghi viaggi per poterlo incontrare: vi è una lista che supera il centinaio e tra essi possiamo ricordare il quattordicenne Mozart che passò proprio presso l'Accademia Filarmonica di Bologna per scrivere il famoso compito che lo avrebbe aggregato all'istituzione e che Martini corresse negli errori di contrappunto. La sua vita fu dedicata non solo alla composizione, che era necessaria per la carica che ricopriva, ma soprattutto alla raccolta di documenti musicali, partiture, quadri, trattati che compongono l'attuale Civico Museo Bibliografico Musicale di Bologna che raccoglie, grazie a lui, un patrimonio unico al mondo. Egli impegnava i suoi averi per trascrizioni, acquisti e scambi di libri: perché nulla andasse perduto di alcuni volumi ne ha conservati fino a 9 copie ma ciò che più conta è che sia riuscito a farsi inviare copie di volumi che ora restano l'unica copia esistente e che consentono quindi di completare molte parti di storia della musica, argomento al quale possiamo dire si dedicò interamente il nostro.
Daniele Proni
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